Una città affascinante, tutta da scoprire, che custodisce al suo interno una meravigliosa piazza, vie intrise di vita, di storia e di arte.
Rara città in Umbria posta in pianura e protetta dagli Appennini, Foligno è attraversata da un fiume, il Topino, sulle cui sponde sorgono mura, palazzi e case antiche superbamente affrescate. Fu proprio nella piazza centrale della città dove il Santo “Poverello”, San Francesco di Assisi, decise di compiere il gesto simbolico della rinuncia dei beni terreni, spogliandosi di tutti i suoi averi.
La famiglia Trinci, Signori della città fino al 1439, ebbe un ruolo importante nella crescita della città lasciando in eredità splendide opere d’arte come il bellissimo palazzo che si affaccia su Piazza della Repubblica con stanze affrescate in stile gotico internazionale e sede della Pinacoteca Comunale e del Museo Archeologico.
Nel Quattrocento la città di Foligno fu un importante centro dedito alle arti tipografiche: una delle date più importanti, rievocata in città ogni anno con le famose “Celebrazioni dantesche”, è l’11 aprile 1472, data dell’edizione del primo libro stampato in Italia, la stampa della Divina Commedia di Dante Alighieri, realizzata grazie all’iniziativa del tedesco Giovanni Numemeister, allievo del Gutenberg e dei fratelli Orfini, nobili ricchi folignati. La fortuna dell’arte tipografica a Foligno è altresì testimoniata dalla pubblicazione, sin dal 1762, del lunario più celebre d’Italia: l’Almanacco di Barbanera. Per scoprire l’affascinante mondo e la storia della stampa è consigliabile visitare il “Museo della Stampa” che sorge in pieno centro storico presso Palazzo Orfini, raffinato esempio di architettura rinascimentale.
L’evento per cui la città è famosa in tutta Italia è la prestigiosa “Giostra della Quintana” che si svolge in due edizioni durante l’anno a giugno e settembre e che trasporta la città e lo spettatore indietro nei secoli in pieno 600. L’apice dell’evento è il bellissimo torneo cavalleresco che vede fronteggiarsi i 10 cavalieri dei rispettivi 10 rioni nel “campo de li Giochi” a contendersi l’ambito Palio.
Per chi ama l’arte contemporanea non può mancare di visitare il museo CIAC (Centro Italiana d’Arte Contemporanea) che sorge in centro in Via del Campanile dove, l’ex Centrale del Latte, con un’attenta e interessante opera di restauro è stata trasformata in una prestigiosa sede per numerose esposizioni e l’ex Chiesa dell’Annunziata, in Via Garibaldi, un’architettura neoclassica trasformata in sede della monumentale e controversa opera di Gino de De Dominicis la “Calamita Cosmica”.